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Il LAUREATO IN TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA, appartenente alla classe delle lauree delle professioni sanitarie tecniche, ai sensi della Legge 10 agosto 2000 n. 251, art. 3, comma 1, è l'operatore della professione sanitaria, dell'area tecnico-diagnostica, che svolge con autonomia le funzioni individuate dal profilo professionale ( D.M. n.183/1995 e successive modificazioni e integrazioni), e dallo specifico codice deontologico. Il laureato in Tecniche di neurofisiopatologia svolge la propria attività nell'ambito della diagnosi delle patologie del sistema nervoso, applicando direttamente, su prescrizione medica, le metodiche diagnostiche specifiche in campo neurologico e neurochirurgico (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni).Il laureato in tecniche di diagnostica neurofisiopatologica applica le metodiche più idonee per la registrazione dei fenomeni bioelettrici, con diretto intervento sul paziente e sulle apparecchiature ai fini della realizzazione di un programma di lavoro diagnostico-strumentale o di ricerca neurofisiologica predisposto in stretta collaborazione con il medico specialista; gestisce compiutamente il lavoro di raccolta e di ottimizzazione delle varie metodiche diagnostiche, sulle quali, su richiesta deve redarre un rapporto descrittivo sotto l'aspetto tecnico; ha diretta responsabilità nell'applicazione e nel risultato finale della metodica diagnostica utilizzata; impiega metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o medico-legali;provvede alla predisposizione e controllo della strumentazione delle apparecchiature in dotazione. Il laureato in Tecniche di neurofisiopatologia può svolgere la propria attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale. Il laureato in Tecniche di neurofisiopatologia durante il percorso formativo deve raggiungere le competenze professionali attraverso una formazione teorica e pratica, che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali, conseguite nel contesto lavorativo specifico del profilo professionale del Tecnico di neurofisiopatologia così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro applicazione nell'ambiente di lavoro. Il laureato in Tecniche di neurofisiopatologia deve essere inoltre dotato di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentirgli sia la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza l'intervento diagnostico, sia la massima integrazione con le altre professioni. Risultati di apprendimento attesi In particolare il laureato in Tecniche di neurofisiopatologia dovrà essere in grado di: - applicare autonomamente, su prescrizione medica, le metodiche diagnostiche di neurofisiopatologia in campo neurologico, neurochirurgico e rianimatorio (elettroencefalografia, elettroneuromiografia, tecniche di stimolazione nervosa elettrica e magnetica utilizzate anche a finalità terapeutica, poligrafia, potenziali evocati, ultrasuoni, test cardiovascolari e test applicati al sistema nervoso autonomo) con diretto intervento sia sul paziente che sulle apparecchiature biomediche utilizzate; - elaborare, in stretta collaborazione con il medico specialista o in équipe multidisciplinare, il programma di lavoro diagnostico-terapeutico strumentale o di ricerca neurofisiologica volto alla individuazione ed esecuzione delle metodiche neurofisiologiche che, sulla base delle evidenze scientifiche, siano più appropriate alle diverse situazioni, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche; - gestire con diretta responsabilità l'esecuzione delle metodiche neurofisiologiche, dalla preparazione e registrazione del paziente al lavoro di raccolta e di ottimizzazione dei dati rilevati; - erogare metodiche diagnostico-strumentali per l'accertamento dell'attività elettrocerebrale ai fini clinici e/o legali; - provvedere alla predisposizione e controllo ordinario della strumentazione delle apparecchiature biomediche in dotazione, nonché approvvigionamento del materiale di consumo; - dimostrare capacità di stabilire relazioni con la persona, con la famiglia, con il contesto sociale e gli altri operatori, applicando correttamente i principi delle dinamiche relazionali; - prendere decisioni in coerenza con le dimensioni legali che regolano la sanità e la professione; - partecipare ai gruppi di lavoro per la costruzione di Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (P.D.T.A.); - svolgere attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali; - affrontare problemi scientifici non complessi, applicando la corretta metodologia scientifica, identificando il disegno sperimentale appropriato ed attuando una revisione critica della letturatura scientifica esistente; - contribuire alla organizzazione delle attività, nel proprio ambito lavorativo, attraverso la definizione delle priorità, dell'appropriato utilizzo delle risorse a disposizione, assicurando continuità lavorativa ed utilizzando strumenti del controllo della qualità; - conoscere ed applicare, per quanto di propria competenza, le norme di radioprotezione previste dalle direttive dell'Unione Europea (D.L.vo 26/05/2000 n°187); - conoscere ed utilizzare, in modo adeguato, la lingua inglese e l'informatica per la comunicazione e l'attività professionale.

OBBLIGO DI FREQUENZA Lo studente, per le attività didattiche in ambito teorico, ha l'obbligo di frequentare almeno il 70% di ciascun modulo di ogni Insegnamento; per le attività di apprendimento in ambito clinico professionale la frequenza richiesta è del 100% per l'intero tirocinio.

SBARRAMENTI E PROPEDEUTICITA' Inglese scientifico 1 (MED 3044) è propedeutico a Inglese scientifico 2 (MED 3067). Tutte le attività formative del 1° anno, eccetto Informatica (MED 3045), sono propedeutiche alle attività formative del 2° anno. Tutte le attività formative del 2° anno, eccetto Attività formativa a scelta dello studente (MED 3066), sono propedeutiche alle attività formative del 3° anno.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:29
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